La lontananza fisica ed affettiva

La lontananza fisica ed affettiva

 

 

Autore: Emidio Tribulato

Un’importante situazione nella quale facilmente può insorgere aggressività tra uomini e donne è data dal distacco fisico ed emotivo. In passato, tranne che per gli emigranti, la situazione di separazione tra i coniugi era presente quasi esclusivamente durante le vacanze estive, In questo periodo, mentre le mogli e i figli si trovavano in vacanza in qualche stazione balneare, i mariti ancora impegnati nel lavoro, rimanevano per qualche altro giorno in città. Quando la famiglia nei fine settimana si riuniva, già allora era nettamente avvertito lo stress da lavoro di lui, costretto a vivere in città senza il conforto e la vicinanza della moglie e dei figli, così com’era evidente anche la stanchezza di lei, costretta ad affrontare quotidianamente tutte le problematiche legate all’educazione e alla cura dei bambini, senza il supporto e l’aiuto del suo uomo. Ciò provocava dei facili contrasti e litigi, dovuti anche a frequenti e facili motivi di gelosia.

In questo momento storico la situazione è notevolmente peggiorata. Sono numerose le coppie che vivono separate in maniera costante per quasi tutto l’anno, a causa dell’accentuarsi di un pendolarismo diffuso, che costringe l’uomo a lavorare in un’altra città, dal lunedì al venerdì, mentre la moglie, sempre per motivi di lavoro o studio, si sposta vicino alla casa coniugale e ritorna stanca e avvilita la sera, per accudire i figli. In altre situazioni è ancora peggio: lui è impegnato in una città distante centinaia di chilometri dalla casa coniugale e lo stesso succede a lei, mentre i figli che studiano e vanno a scuola, sono accuditi dai nonni, i quali con fatica si rendono disponibili nel cercare di sopperire alla mancanza dei genitori. 

Anche se l’obiettivo è di ricongiungersi, questa lontananza non è priva di effetti negativi: aumenta la tensione nella coppia; si aggrava l’insoddisfazione legata al proprio ruolo di marito o moglie, di padre o madre;  si accentuano i conflitti per motivi di gelosia: “Cosa fa lui tutto solo in un’altra città?” “Siamo certi che lei quando esce la sera con qualche amica, esca veramente solo con qualche amica o non ci sia pure qualche amico?” Tutto ciò non fa altro che accentuare l’insoddisfazione reciproca, i sospetti e i conflitti, ai quali possono seguire anche lievi o gravi manifestazioni aggressive.

Il distacco emotivo può essere causato, oltre che dalla lontananza fisica anche da quella affettivo - relazionale. Ciò non solo a causa del lavoro ma anche per altri impegni sociali, politici o ludici, che spesso creano un notevole coinvolgimento emotivo, non permettendo di vivere correttamente l’intimità e il dialogo nell’ambito della coppia. In questi casi i rapporti amorosi sono resi difficili a causa del carrierismo, dell’ambizione personale, del desiderio di possesso e di prestigio, dalla ricerca di frequenti, egoistici passatempi. Ciò comporta un abuso delle proprie energie fisiche e psichiche, al quale possono seguire dei litigi. Questi s’innescano nel momento in cui l’altro si sente deprivato del dialogo e delle attenzioni necessarie. È molto facile, infatti, che le persone eccessivamente dedite al lavoro o ad altri impegni, portino in famiglia e nei rapporti di coppia, la stanchezza, le ansie, le frustrazioni, lo svilimento e i pensieri accumulati nella giornata. 

 

A tutto ciò si è aggiunta, negli ultimi anni, la presenza costante, in ogni ora del giorno e della notte, degli strumenti elettronici, i quali distraggono l’attenzione di chi si sente in dovere di rispondere agli amici, alle amiche o ai compagni di lavoro, che scrivono o inviano messaggi vocali o video in maniera sistematica e continua sui vari social. Ciò crea irritazione, risentimento, cruccio e malumore nel partner, che si sente trascurato e messo da parte, a favore di altri, mentre avrebbe diritto a un maggior dialogo, ascolto e ad una più costante intimità e comunione. A sua volta quest’ultimo, che soffre di carenza di affetto e dialogo, stanco e sfiduciato, è stimolato ad utilizzare comportamenti e atteggiamenti aggressivi, sia come strumento di rimprovero e punizione, sia come estremo tentativo per riuscire ad ottenere quanto gli è dovuto.

Questi comportamenti a volte raggiungono lo scopo, per cui l’altro risponde positivamente alle legittime proteste del compagno, tuttavia può accentuarsi il divario nell’ambito della relazione se l’altro non riesce a resistere alla dipendenza dallo Smart fon. In questi casi è come se dicesse: “Ciò che tu mi chiedi è giusto, ma io non riesco a fare a meno di rispondere a chi mi contatta. Non potrò mai darti quel grande amore che tu vorresti, non riuscirò mai a manifestarti tutta la passione che tu cerchi, fattene una ragione!”. In altri casi ancora da questa dipendenza possono nascere dei risentimenti, delle controaccuse e anche degli abbandoni: “Tu m’impedisci o mi ostacoli nel momento in cui sono in contatto con i miei amici e le mie amiche; non c’è dubbio che questa è un’azione brutale, egoista e prepotente: pertanto, è meglio lasciarsi”.

 

Tratto dal libro di Emidio Tribulato "Ti odio!", Conflitto, aggressività e violenza tra i sessi.  Per scaricare gratuitamente l'intero libro clicca qui.

Centro Studi Logos

Diamo ai bambini un grande impulso all'apprendimento, per tutta la vita!

Entra a far parte del nostro Centro per dare sostegno ai bambini e le loro famiglie.
© 2024 Centro Studi Logos. Tutti i diritti riservati. Realizzato da IWS

Seguici

Image