Le illusioni e gli inganni

Le illusioni e gli inganni

 

Quando pensiamo alle illusioni, un’intensa luce si accende e brilla nei nostri occhi, qualcosa scuote il nostro animo e la mente. Questa parola è così impastata di suggestioni e ricordi che è impossibile evocarla senza piangere o ridere, senza che il cuore batta forte o senza arrossire di vergogna e rabbia.

Sono tante le immagini che sbocciano nella mente. Vi sono certamente le luminose magiche fantasie fatte da bambini quando, guardando in cielo i cumuli di bianche e colorate nuvole, vedevamo, nel candido vapore scolpito dal vento, illuminato e colorato dai raggi del sole morente, tutte le forme che la nostra fervida fantasia infantile riusciva a immaginare e a creare.  Con stupore da piccoli abbiamo visto veleggiare incantati castelli di fate, cavalli imbizzarriti, draghi, cavalieri e mostri alati i quali, come dal nulla si componevano e scompongono nell’aria, rincorrendosi, mentre si modificavano e sostituivano l’uno nell'altro all’infinito.   

Non sempre nell’età infantile ci accorgevamo dell’assurdità dei nostri pensieri: “Sono certo che correndo forte forte e aprendo le braccia al vento potrei volare”. Oppure: “Se riuscirò a portare le braccia in alto - in alto potrò alzarmi da terra e riuscirò sicuramente a salire dolcemente nell’aria fino a raggiungere la luna e le stelle, sospinto soltanto dal soffio del vento”.

A volte, la parola “illusione” fa ricordare invece i tanti pensieri e sogni fatti ad occhi aperti nell’età  adolescenziale: “Quando sarò grande faro…”  “Quando avrò finito gli studi, andrò…”.   “Quando sarò alto e forte come mio padre sono certo che il sorriso di una donna, anzi di un angelo con il volto di donna, illuminerà e riscalderà per sempre la mia vita”.  “Quando sarò alto e forte, con la potenza dei miei muscoli potrò difendere la mia città e il mio popolo, che non potrà non accogliermi come suo cavaliere, salvatore e protettore”.  “Quando sarò grande, sicuramente la fama delle mie capacità si diffonderà nel mondo intero”.

 

In altri momenti questa parola evoca la magia delle mani e delle menti dei professionisti dell’illusione: gli illusionisti, i quali, come se nulla fosse, riescono a stupire il loro pubblico facendo sbocciare dal nulla, solo con il tocco della loro bacchetta magica, delle splendide rose; mentre, subito dopo, sono pronti a far apparire  o scomparire magicamente non solo mazzi di fiore, candite tortorelle e timidi coniglietti, ma anche persone e oggetti molto più voluminosi e ingombranti, come grosse moto e auto rombanti. Gli stessi professionisti riescono anche a far uscire da uno scatolone, sorridenti e felici, vive e tutte intere, delle procaci e splendide fanciulle,  nonostante siano state poco prima ben -bene tagliate  ma anche infilzate con spade scintillanti e lame taglienti. Fanciulle queste che poi ritornano a volteggiare sul palcoscenico prima di aprire le braccia in un inchino, così da godersi il meritato applauso da parte di un pubblico che aveva trattenuto il fiato e chiuso gli occhi davanti a tanta apparente crudeltà.  

Le illusioni sono da sempre e in modo sistematico presenti nell’esistenza umana. Pertanto non è necessario recarsi in un teatro per assistere o essere partecipe a molte di esse. Tutti noi, fin da piccoli, siamo stati immersi e abbiamo fatto non una ma mille esperienze di questo genere. Quante volte da bambini, tristi o frustrati per i rimproveri dei nostri genitori, abbiamo guardato alla luna scoprendo in quei crateri e nelle montagne un viso e un volto materno pronto a comprenderci e consolarci.

Quante volte guardando un giornale o meglio ancora assistendo alle mille interruzioni pubblicitarie presenti in tutti i canali tv, ci siamo decisi a comprare quei meravigliosi apparecchi proposti dai bravi imbonitori. Apparecchi descritti sempre come rivoluzionari e offerti “quasi gratuitamente” capaci di fare proprio tutto. Se il problema era dipingere una stanza ecco a disposizione un marchingegno che senza fatica, senza sporcare e in pochi minuti faceva ridiventare come nuova e splendente una vecchia e scrostata parete. Se poi era necessario uno strumento che facesse di tutto in cucina, ecco pronto offerto alle massaie un robot capace di frullare, spezzettare, amalgamare, impastare, grattugiare e cuocere gli alimenti, così da preparare in un batter d’occhio biscotti, torte, panettoni, gelati, frullati, polpette, pizze e altre infinite ghiottonerie da noi tanto amate e desiderate. E tutto ciò senza alcuna fatica e in un tempo brevissimo, così da permetterci di utilizzare il tempo risparmiato a favore dei nostri cari o di noi stessi che, a detta del presentatore, ci meritiamo più svaghi, cure e attenzioni. Quando poi, dopo essere stati pagati profumatamente, finalmente, questi apparecchi prodigiosi arrivano nella nostra casa, scopriamo una realtà molto più modesta e scontata. Cosicché, dopo le prime entusiasmanti prove, li abbandoniamo da qualche parte, mentre recuperiamo, per dipingere il vecchio rullo sfilacciato e per la cucina guardiamo con tenerezza e rimettiamo al suo posto d’onore il vecchio frullatore che faceva le stesse operazioni ma era molto più pratico e veloce da montare, smontare e pulire. 

Lo stesso discorso vale per quelle pozioni miracolose che spalmate sulla testa dovrebbero far ricrescere i capelli da tempo scomparsi, mentre applicate sull’addome e sulle gambe, a detta dall’imbonitore della Tv, in men che non si dica dovevano  far sparire il grasso del girovita, rendendo nel contempo le nostre cosce  toniche e snelle come quelle che avevamo da giovani.

Nelle illusioni riesce ad ammaliarci anche il politico di turno che ci promette mari e monti pur di ottenere il nostro voto, per poi sparire occupandosi degli affari suoi, fino alla prossima tornata elettorale. Per non parlare di quello che ci accade quando ci innamoriamo e scorgiamo, in un volto incontrato per caso, l’amore della nostra vita, ricco di tutte quelle qualità da noi sempre desiderate e ricercate.

Non è facile accettare il fatto che siamo in ogni momento immersi nelle illusioni e che viviamo buona parte della nostra vita illudendoci di qualche cosa o di qualcuno. E così, quando gli astronauti mettono piede sulla luna e ci dicono che questa è fatta di crateri, pietre e sabbia grigiastra, ci rimaniamo molto male e avremmo voluto che questi viaggiatori dello spazio restassero a casa a innaffiare il prato davanti alla bianca villetta, con il patio di legno e le colonne di finto marmo, pur di non vederli distruggere i sogni e le illusioni che per anni il pallido astro aveva accompagnato le nostre notti.

Allo stesso modo si rimane delusi e amareggiati per essersi scoperti sciocchi creduloni quando ci viene svelato il trucco che sta dietro le mirabolanti performance dei prestigiatore o dei venditori.  Anche se l’esperienza ci mette in guardia tanto che  “Due cose stanno di rado sotto lo stesso cappello: esperienza ed illusione”, siamo tutti, a qualunque età, anche se ricchi di esperienza, un po’creduloni, anche se non siano affatto sciocchi. 

Siamo semplicemente persone umane che possiedono un cervello capace di fare moltissime cose intelligenti ma che è anche conformato con delle caratteristiche tali da cadere facilmente preda delle illusioni.  Questo ci può pertanto consolare, giacché il problema non è solo di qualche persona particolarmente ingenua ma riguarda tutti noi che viviamo e condividiamo la stessa natura umana.

Ma accanto alle immagini di bravura e fantasia questa parola: illusione, può far nascere nel nostro animo altri ricordi neri come la pece, amari come il veleno, graffianti come le spine dei rovi. Come potremo impedire al nostro cuore di bruciare ancora della delusione e della rabbia, provate quando ci siamo lasciati trascinare dalla tentazione di vincere in un gioco solo apparentemente facile, scoprendo che la carta da noi ritenuta sicuramente vincente, mossa dalle svelte mani dell’uomo che spiega e rispiega il gioco delle tre carte, proprio sicura non era.  Allo stesso modo delusione e rabbia squassano il nostro animo scoprendo che quell’angelica fanciulla, della quale ci eravamo innamorati, mirava più al nostro portafoglio che al nostro cuore.   

Sono numerosissime le persone e le organizzazioni che, ben conoscendo le fragilità dell’animo umano, con un gioco delicato ma crudele, utilizzando mille sotterfugi ed espedienti, riescono a far nascere, coltivare e moltiplicare all’infinito le nostre illusioni, senza che noi ne abbiamo alcun sospetto, mentre loro ci guadagnano in denaro, potere e gloria. La storia di ogni epoca è piena di questi uomini capaci di illudere e raggirare. In questi casi, quando capiamo l’inganno, ci arrabbiamo non solo contro chi ha messo in opera il raggiro, ma anche e soprattutto verso noi stessi, colpevoli di essersi fatti abbindolare come degli allocchi. 

Il termine illusione che viene al latino illusio, (deridere, farsi beffe), indica ogni errore dei sensi e della mente che falsa la realtà. Illudersi significa vedere, avvertire, guardare, immaginare, ciò che sembra ma non è. Quando siamo preda di questa, la realtà è sì ben presente, tuttavia il soggetto per vari motivi la confonde e altera tanto da percepirla, sentirla e viverla in modo molto diverso.

Dal punto di vista percettivo l’illusione è una distorsione delle percezione sensoriale e tutti i sensi possono essere coinvolti. Possiamo essere pertanto preda delle illusioni visive, uditive, olfattive, gustative, cenestesiche ecc.

Nelle illusioni visive è il nostro occhio, o meglio le nostre aree deputate all’esame e all’interpretazione degli stimoli che arrivano nella corteccia che si ingannano e interpretano male la realtà, prendendo degli abbagli. Ad esempio di fronte a figure particolari si verifica una distorsione visiva e percettiva per cui vediamo oggetti che non esistono, figure distorte, (metamorfopsia),  figure che se guardate a lungo sembrano muoversi, deformarsi o riescono ad alterare altre immagini guardate subito dopo.

Nelle illusioni mentali sono i nostri bisogni interiori, i nostri desideri le nostre aspirazioni  che alterano la realtà e condizionano pensieri e azioni. Tra queste vi sono le illusioni del passato. Per cui immaginiamo amicizie, amori e avvenimenti del passato, in realtà inesistenti, almeno così come noi li ricordiamo.

Le illusioni possono riguardare non solo gli avvenimenti del passato, gli oggetti e i sentimenti ma anche la politica, l’economia, la finanza, il fisco.

I motivi che possono portare a un’alterazione della realtà possono essere di vario tipo:

1)      Intanto la disattenzione. Le illusioni possono essere causate da un modo poco attento e scrupoloso con il quale esaminiamo e valutiamo la realtà che ci circonda. Quante volte ci rimproveriamo per non aver guardato bene le clausole scritte in caratteri microscopici nei “contratti” che a casa, in banca o per strada ci hanno fatto firmare. Quante volte incontrando un uomo o una ragazza affascinante e gentile, pensiamo che siano molto ben disposti a riempire d’amore il nostro cuore,  mentre in realtà sono intenzionati a svuotare il nostro portafoglio!   

2)      L’errato completamento “Pareidolia”. In questi casi il soggetto, di fronte a una realtà poco definita, incompleta e poco chiara, nota alcuni elementi e poi, partendo da questi e utilizzando la sua immaginazione o la sua fantasia vede o  li completa in modo improprio o chiaramente errato. Ciò avviene quando, ad esempio, ascoltiamo qualcuno che parla e, da qualche sua parola o gesto, pensiamo di aver capito tutto il suo discorso. In questo caso la nostra tendenza a completare quanto ascoltato ci porta facilmente a degli errori grossolani. Allo stesso modo per quanto riguarda la vista. Da qualche elemento ad esempio, dalla forma della roccia o delle nuvole oppure nelle macchie sul muro,  scopriamo immagini e volti di animali o di essere umani ma anche elementi religiosi o divini come la figura di Gesù, della Madonna o di qualche Santo.

3)      La presenza di elementi affettivi ed emotivi. In questi casi i nostri sogni, i nostri bisogni e desideri alterano la visione della realtà sia presente che del passato. Ad esempio il desiderio di qualcosa che elimini  o diminuisca la nostra fatica ci fa comprare l’apparecchio miracoloso “tuttofare”; la spinta di una o di una molteplicità di emozioni : come l’innamoramento, la paura, la gelosia, il desiderio sessuale, riesce a procurare un’alterazione, a volte anche notevole, delle realtà sentimentali che viviamo.  Le nostre paure di bambino ci faranno scorgere dei mostri nelle ombre della stanza da letto o durante la notte nei boschi. La nostra intensa gelosia ci fa scoprire, in segni assolutamente innocenti, le prove del tradimento del partner. Ci innamoriamo di donne o uomini assolutamente indegni, immaginandoli invece perfettamente rispondenti ai nostri bisogni e desideri. E mille altri errori ancora.

4)      L’inganno. Altre volte le suggestioni nascono all’esterno. Sono gli altri  che per raggiungere i loro obiettivi ci suggeriscono idee, pensieri e fanno emergere desideri ed emozioni che alterano la realtà ma che noi accettiamo e accogliamo. Si tratta di veri e propri inganni attuati da persone, partiti, gruppi  sociali e organizzazioni che, illudendoci, riescono spesso a  raggiungere dei loro particolari, precisi obiettivi. L’esempio che abbiamo fatto del gioco delle tre carte con il quale si illude il malcapitato di turno che si può vincere facilmente, mentre non è affatto così, anzi perdere è quasi un obbligo, è solo uno dei tanti inganni perpetrati nei nostri confronti da persone senza o con pochi scrupoli.

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