Il bambino e l'ambiente (volume secondo)
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Da cosa nasce la sofferenza psichica del bambino? Come prevenirla, affrontarla o alleviarla?
Le cause ambientali e relazionali sono fondamentali per conoscere, capire e curare i disturbi psicologici dell'età infantile.
L'autore le mette in evidenza proponendo numerosi casi clinici corredati dai disegni e dai racconti degli stessi bambini.
Disegni e racconti dai quali è più facile comprendere e monitorare nel tempo il mondo interiore dei minori che in essi si riflette.
INDICE (VOLUME SECONDO)
11- Reazione– Stress – Frustrazione- Trauma
11
La reazione psicogena
11
Lo stress
12
La frustrazione
16
Il trauma psichico
21
Le conseguenze
26
Normalità e patologia
27
Le nevrosi e i meccanismi di difesa
31
12 – I segnali di sofferenza
40
Approccio categoriale e approccio dimensionale
42
Le emozioni e i sentimenti del bambino
51
Il pianto
52
Interventi
59
La rabbia e la collera
63
Le cause della collera
76
I possibili interventi
78
L'ansia
81
Le cause dell'ansia
82
I vari tipi di ansia
83
I possibili interventi
85
Tricotillomania e onicofagia
86
Paure e fobie
88
Paure fisiologiche e patologiche
89
Le cause delle paure
92
Le paure in base all'età
95
Le principali paure
95
Interventi
103
Il rifiuto della scuola
109
Le cause
113
Gli interventi
116
La perdita della sicurezza
119
I disturbi della condotta
121
Le cause
123
Instabilità psicomotoria
125
I disturbi dell'attenzione
129
Le capacità di autocontrollo
131
Le cause
132
Gli interventi
135
La disubbidienza
138
Gli interventi
139
Le manifestazioni aggressive del bambino
142
I vari tipi di aggressività
143
Le manifestazioni aggressive
145
Differenze di genere
146
Le cause
146
I litigi tra I bambini
159
Il linguaggio scurrile
161
Le bugie
162
I furti
165
Interventi nei disturbi del comnportamento
167
Le punizioni
168
L'autolesionismo
170
Le cause
170
I disturbi ossessivi e compulsivi
174
Le cause
177
La gelosia e la rivalità
180
Come comportarsi
183
I disturbi del sonno
184
Le cause dei disturbi del sonno
191
Interventi
192
I sintomi depressivi
196
Le cause
199
I tentativi di suicidio
202
Le cause
202
I tic
203
Le cause
205
Interventi
206
I disturbi alimentari dei bambini
207
L'anoressia
211
L'eccessiva alimentazione
213
La bulimia
215
La potomania
215
La pica
215
La coprofagia
215
Le cause
216
Interventi
216
Alterazioni del controllo sfinterico
217
L'enuresi
218
Le cause
219
Interventi
221
Sindrome da frequente minzione diurna
222
Encopresi
222
Cause
223
Interventi
224
L'autostima e l'autoefficacia
224
Le cause della disistima
225
Interventi
229
I disturbi della comunicazione
231
Il mutismo totale acquisito
233
Il mutismo selettivo stabile
234
Interventi
235
La balbuzie
235
Cause
236
Interventi
237
I disturbi della socializzazione
237
Le difficoltà durante il gioco
239
Comportamenti ripetitivi e stereotipie
241
Le cause
244
I disturbi delle funzioni cognitive
245
Le cause
245
I disturbi della sessualità
249
13- Prevenzione e terapia
251
Gli apporti dei genitori
251
Gli apporti della società
253
La terapia d'ambiente
262
Cura del dialogo genitori - figli
265
La scuola e i bambini con disturbi psicoaffettivi
275
I bambini con problematiche psicoaffettive
279
I possibili interventi
281
Le terapie mediante il gioco
285
Le attività espressive
288
Le terapie con gli animali
296
Le terapie della famiglia
299
La terapia comportamentale
301
Bibliografia
305
Prefazione
Gioia e sofferenza accompagnano gli esseri viventi durante tutta la loro vita.
Soffrono le piante quando il sole picchia sulle loro foglie e rende queste aride, accartocciate e pallide, o peggio ancora, le brucia e secca. Soffrono gli alberi quando la bufera strappa loro le foglie e poi, senza pietà, spezza i rami e li travolge in un infernale turbinio.
Soffrono le piante quando chicchi di grossa grandine le colpiscono e feriscono o, ancor peggio, quando la ruspa crudele degli uomini le travolge e le condanna a morte certa.
Soffrono gli animali quando li trascuriamo, quando li aggrediamo, quando, con inaudita leggerezza li abbandoniamo per ore in una casa vuota o in luoghi che dovrebbero essere di ricovero, ma che portano fino alla follia, perché troppo affollati e sporchi. Soffrono quando li abbandoniamo sulle strade, così da condannarli a una morte certa e atroce, in balia delle ruote delle auto e dei camion.
Ma anche noi uomini soffriamo.
Già quando nasciamo, il primo contatto con il mondo è un lacerante grido di sofferenza e di protesta per essere stati strappati dal caldo, morbido e confortevole nido, rappresentato dal ventre materno, per essere deposti in un freddo, inospitale e sterile lettino. Nel tempo la sofferenza ci accompagna per tutta la vita. Spesso, senza che ce ne accorgiamo, il dolore è presente e accomuna molti bambini, anche quelli che riteniamo a torto “felici, contenti e soddisfatti” delle mille cose di cui li circondiamo. Anche questi possono soffrire.
Possono soffrire per le nostre assenze, per i diritti che a loro neghiamo, per le cure maldestre che offriamo, per le battaglie quotidiane e per le guerre delle quali li circondiamo. Possono soffrire per la nostra distrazione, per il nostro difficile carattere, a volte irritabile, aggressivo, scontroso, chiuso, ansioso, malinconico o eccessivamente pignolo. Soffrono per i baci, per la presenza, per l’ascolto, per gli esempi, per i consigli, per le parole, per una guida sicura e serena che non offriamo loro.
A volte piangono in silenzio. Altre volte gridano la loro sofferenza, nel tentativo di comunicarla meglio e perché meglio possiamo capirla, affrontarla e risolverla.
A volte reagiscono con irrequietezza, per cui si agitano a scuola, in casa o nelle chiese e in tutti i luoghi nei quali “bisogna star fermi”. A volte aggrediscono gli altri o se stessi lacerandosi il volto e il corpo in un impeto di ribellione, rabbia e autodistruzione. Spesso, nonostante un’intelligenza vivace, non imparano, non ricordano, sono indifferenti a ogni istanza culturale. Altre volte si chiudono in se stessi, soffocati e atterriti dalle loro intense e angosciose paure. Travolti dall’angoscia, si allontanano da noi e dal mondo che li circonda, sfuggendo ai nostri occhi o guardandoci assenti, da un angolo della casa o di una classe, per ritrovare, nella solitudine di un gioco senza fine e nel silenzio, un minimo di serenità interiore.
Ma anche la gioia è universale e accompagna tutti gli esseri viventi. Vi è gioia negli alberi della foresta quando le prime piogge d'autunno lavano le foglie, sporche della sabbia accumulatasi durante tutta la torrida estate. Gioiscono quando l’acqua scrosciante della pioggia dà sollievo e speranza alla sete e all'attesa, dopo i lunghi mesi di arida calura estiva. Gioiscono le piante quando il contadino cura le loro malattie e le accompagna nella loro crescita, o quando alla loro ombra amoreggiano gli innamorati, giocano i ragazzi, si riparano dal sole cocente i viandanti, raccolgono i loro frutti uomini e donne di ogni età, per poi riporli come splendidi tesori nelle ceste odorose, prima per ammirarli e poi gustarli.
Gioiscono gli animali quando possono razzolare liberi sull’aia o su un prato rigoglioso, o quando, scorrazzando sui monti e nelle selve si cercano, s'incontrano, si piacciono e, felici, si accoppiano. E non vi è dubbio che i loro occhi siano colmi di gioia quando in primavera da loro nascono, e iniziano a camminare sulla terra i mille cuccioli di ogni specie.
Ma anche tra noi uomini sentimenti di gioia avvolgono teneramente il cuore quando una carezza si posa sul nostro capo; quando un abbraccio circonda il nostro corpo; quando qualcuno ci ascolta e accoglie; quando nell'animo scoppia l'amore o quando incontriamo, per caso o per fortuna, un volto aperto, un viso sorridente e caldo, disponibile a un incontro o a un affettuoso dialogo.
In questo libro ci occuperemo dell’influenza che ha l’ambiente esterno in un periodo particolare della nostra vita: l'età infantile.
Un’età questa sempre più “invisibile” agli occhi della società, come dice Campanini (1993, p.25): “Per la tendenza delle politiche sociali a privilegiare sistematicamente le fasce adulte ed anziane e a lasciare in ombra i diritti del bambino; “invisibili”, talora all’interno stesso della famiglia, perché nonostante il decantato “puerocentrismo” il bambino appare molto spesso alla periferia, piuttosto che al centro della famiglia e finisce per assumere il ruolo di una sorta di “variabile dipendente” rispetto ai progetti di auto-realizzazione dei genitori “.
Tutto ciò, nonostante sia noto che l’infanzia è il periodo cruciale nel quale si formano gli uomini e le donne del futuro. È a questa età che le speranze dell'umanità diventano realtà. È a questa età che l’animo umano può strutturarsi sereno e forte, così da librarsi leggero tra i suoi simili, per raggiungere le vette più alte dell'ingegno e della relazione umana, oppure, al contrario, può rimanere invischiato nella sofferenza e nel dolore, per poi maldestramente arrancare, malato e storpio, lungo le strade della vita, come fosse l’aborto di una umanità tradita.
Nel secondo volume dell’opera, invece, ci occuperemo di rendere visibili i segnali di sofferenza e dolore dei bambini, ma anche le loro attese e le loro richieste, nonché le possibilità che abbiamo tutti noi: genitori, specialisti ed educatori di evitare, diminuire o allontanare tale sofferenza dal loro animo mediante opportuni accorgimenti e terapie.
Per fare ciò, per rendere più evidenti al lettore i sentimenti e le emozioni presenti nell’animo dei fanciulli abbiamo utilizzato, oltre che la nostra esperienza e quella degli studiosi che ci hanno preceduto, anche molti disegni e racconti dei minori che sono giunti alla nostra osservazione.
Questi disegni e questi racconti, a volte teneri e ingenui, altre volte angoscianti e sconvolgenti, ci restituiscono in maniera chiara ed evidente non solo i motivi della sofferenza dei bambini ma anche i loro desideri più profondi, atti ad attenuarla o eliminarla. In definitiva questi disegni e questi racconti ci comunicano direttamente e in modo chiaro e senza veli perché un bambino può soffrire, cosa o chi è causa di questa sofferenza, ma anche cosa potrebbe contribuire a diminuire o a sconfiggere la sua angosciosa esistenza.
Questo saggio non è stato scritto per mettere alla gogna o accusare qualcuno in quanto, sul banco degli imputati, potremmo esserci tutti. Esso è nato dal bisogno di chiarire a noi adulti quale responsabilità abbiamo nei confronti dei minori e cosa significa rispettare il futuro dell’umanità, che cresce accanto a noi e da noi si aspetta il giusto riconoscimento.
- Inviato da:
- Emidio Tribulato (emidio)
- Inviato il
- 25 Oct 2018
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- Versione del:
- 25/10/2018
- Autore del file:
- Emidio Tribulato
- Inviato il
- 25 Oct 2018
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