01 Apr Gli effetti della sofferenza e della terapia
Gli effetti della sofferenza e della terapia
Una bambina di nove anni con numerosi e importanti disturbi psicoaffettivi: manierismi verbali e nel comportamento, chiusura, timidezza, paure e fobie, presenza di comportamenti infantili, incubi notturni, anancasmi, gravi difficoltà negli apprendimenti scolastici. Questa bambina nel momento in cui i suoi problemi interiori erano nettamente migliorati effettua questo racconto.
“C’era una volta una bambina con i suoi amici. Un giorno decisero di partire in delle isole. Arrivati nelle isole videro molti animali.
Poi videro un leone e si nascosero dentro una tana.
Dopo un po’ il leone andò via e decisero di passare la notte in quell’isola.
La sera dopo che erano già tutti a dormire nelle loro tende, arrivò una fatina e siccome stava arrivando di nuovo il leone, il leone voleva mangiare i bambini,( il leone si chiamava Leano), la fatina gli fece un incantesimo e lo fece svenire. la fatina si chiamava Lilì. La fatina voleva bene ai bambini. Poi se ne andò.
La mattina dopo i bambini si prepararono per tornare a casa. Poi ritornarono a casa e vissero finalmente felici e contenti.”
Interpretando questo racconto, pensiamo che il desiderio e la ricerca di isole richiama chiaramente al bisogno che hanno i bambini psicologicamente disturbati di allontanarsi dal loro ambiente abituale per ricercare in un’isola un minimo di pace e serenità interiore. Interpretando questo racconto pensiamo che il desiderio e la ricerca di isole richiama chiaramente al bisogno che hanno i bambini psicologicamente disturbati di allontanarsi dal loro ambiente abituale per ricercare in “un’isola” un minimo di pace e serenità interiore “C’era una volta una bambina con i suoi amici. Un giorno decisero di partire in delle isole”.
Tuttavia anche se ci si isola i problemi persistono in quanto sono portati dentro di sé. “Arrivati nelle isole videro molti animali”. Tra i tanti problemi che ci si porta dentro l’animo ve ne è qualcuno veramente grave “il leone voleva mangiare i bambini”, e importante che ti costringe a chiuderti come in una tana “Per? poi videro un leone e si nascosero dentro una tana”.
Per fortuna vi è qualcuno (una persona buona o il terapeuta) che neutralizza i problemi più gravi “la fatina gli fece un incantesimo e lo fece svenire (il leone). la fatina si chiamava Lilì. La fatina voleva bene ai bambini”.
Questo intervento terapeutico permette ai bambini di non isolarsi più e ritornare a rapportarsi con gli altri e finalmente vivere serenamente la loro vita “La mattina dopo i bambini si prepararono per tornare a casa. Poi ritornarono a casa e vissero finalmente felici e contenti”.
Tratto dal libro di Emidio Tribulato:
“I bambini raccontano – Interpretazione