Lorenzo e la terapia del Gioco Libero Autogestito

Lorenzo e la terapia del Gioco Libero Autogestito

 

Sono la mamma di Lorenzo, un bambino ora di 3 anni e tre mesi e all’epoca della prima diagnosi di disturbo dello spettro autistico di due anni e 10 mesi.

Lorenzo sino all’età di due anni ha avuto uno sviluppo normale e ha iniziato a parlare a circa un anno e mezzo. Ha frequentato il nido dai 14 mesi ed è sempre stato un bambino molto sereno.

Dopo i due anni abbiamo notato che Lorenzo non parlava più, non voleva più andare al nido, non giocava più con noi e con nessun’altra persona ed era cambiato notevolmente. Non voleva più stare con i nonni ma solo con noi genitori ed in particolare con me. Non ci guardava più e non si girava se veniva chiamato.

Ci siamo recati prima da un neuropsichiatra infantile, che ha sospettato un lieve disturbo dello spettro e ci ha consigliato di fare i test presso una struttura convenzionata. Cosi siamo stati presso lo Stella Maris di Pisa e dopo diversi test abbiamo ricevuto la diagnosi di disturbo dello spettro autistico medio- grave. Eravamo abbastanza increduli, perché sapevamo che Lorenzo aveva delle difficolta ma non avremmo mai immaginato una diagnosi del genere.

Nei giorni successivi durante delle ricerche su internet siamo venuti a conoscenza della terapia del gioco libero autogestito e leggendo le pagine del libro scritto dal Dottor Tribulato ci siamo messi subito in contatto con lui.

All’8 giugno risale il  primo incontro e l’inizio della terapia. Questo momento ci ha cambiato la vita che ormai era stata stravolta in modo negativo da una diagnosi che noi personalmente non abbiamo mai contemplato al 100%.

Dopo il primo incontro abbiamo messo in atto tutti i consigli del Dottor Tribulato e Lorenzo già dopo la prima settimana era un bambino molto più aperto ai rapporti con noi familiari.  Giocavamo molto più di un’ora al giorno, rispetto a quello che ci avevano consigliato il Dottor Tribulato, sceglieva sempre Lorenzo i giochi e come giocare e noi cercavamo di fare poche domande e di divertirci con lui senza imporli degli insegnamenti.

Da subito avevamo notato che l’espressione del viso di Lorenzo era cambiata. Ci guardava, ci osservava, voleva giocare sempre con noi, al richiamo del suo nome si girava e sorrideva. Dopo il secondo incontro eravamo stupiti dei miglioramenti di nostro figlio, a tratti sembrava un miracolo e vedendolo cambiato ci veniva da piangere dalla felicita.

 Lorenzo ha smesso di andare al nido sempre su consiglio del Dottor Tribulato. Le giornate le trascorrevamo giocando senza fare troppo domande e assecondando lui e i suoi giochi, ci divertivamo con lui e anche ora continuiamo a farlo.

Lorenzo prima della terapia emetteva dei suoni con la bocca in maniera ripetitiva e non voleva più stare con nessuno, se non con noi. Dopo 1 mese dalla terapia Lorenzo non emetteva più quei suoni con la bocca o solo in alcuni casi, voleva giocare anche con le altre persone come i nonni e gli zii ed era tornato il bambino che avevamo conosciuto prima della sua chiusura.

Noi eravamo decisamente più tranquilli e abbiamo trascorso l’intera estate a giocare con lui e la sorella Marie più grande, seguendo tutti i consigli del dottor Tribulato. A luglio Lorenzo ha abbandonato la sua chiusura autistica, cosi come comunicato dal medico e ad Agosto ha iniziato a parlare, ogni giorno inseriva parole nuove.

Non nego che in tutti questi mesi abbiamo avuto delle difficolta, perché non andare al nido e a settembre sarebbe dovuto andare a scuola ha creato notevoli problemi anche fra me e mio marito, pero abbiamo superato tante difficolta e supereremo anche questa. Abbiamo iniziato a togliere il panno e a spiegargli cosa era il vasino ma abbiamo notato che era abbastanza oppositivo e su consiglio del medico abbiamo abbandonato l’idea per il momento.

Oggi dopo circa 5 mesi di terapia e di incontri con Dottor Tribulato ed il suo team pensiamo di essere stati molto fortunati ad aver incontrato loro e tutto quello che ci è stato comunicato che sarebbe accaduto si è realmente verificato.

Dopo aver avuto quella diagnosi siamo caduti nel buio più totale, vedevamo nostro figlio come un bambino con un problema grave, avevamo perso ogni speranza però non abbiamo mai pensato che nostro figlio era quella diagnosi.

Attualmente sono trascorsi 6 mesi dall’inizio della terapia e continuiamo a giocare e vivere la nostra vita con i nostri figli e Lorenzo interagisce sempre di più, anche con la sorella e con i bambini più grandi. Non ha tante possibilità di interazione con i suoi coetanei e vediamo che ha delle difficolta perché sembra un bimbo più piccolo rispetto agli altri della stessa età, ma siamo sicuri che continuando su questa strada Lorenzo arriverà ad essere al pari degli altri e ad avere anche lui degli amici come gli altri bambini.

Non condivido il modo in cui la medicina stia osservando i bambini, non condivido il modo in cui siamo stati trattati durante i test e la diagnosi e aver trovato una soluzione come quella del gioco libero autogestito ci ha reso genitori più tranquilli.

Per quest’anno Lorenzo non andrà a scuola e andrà sicuramente l’anno prossimo. Siamo profondamente grati al dotto Tribulato e al centro Logos e per noi sono stati preziosi.

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